sabato 30 novembre 2013

piccolo angelo candido


Dopo la parentesi che racchiude lavori come cake topper, Firmino e l'attore Geoffrey Rush, finalmente si ritorna un pò a miei dolci visini con i loro teneri sguardi, le dolci espressioni...

a queste creaturine piccine che vengono dal nostro immaginario, dalla fantasia, dai sogni... Perchè chi ha mai visto un angelo? Ma esiste ed è così che un pò tutti lo immaginiamo.
A questo dolce angelo non ho dato un nome, ma l'ha fatto la committente che ha voluto chiamarlo Virgil.
 Un angelo dallo sguardo dolce, candido.
Ancora una tunica che funge da sostegno perchè l'angelo non ha basi e poggia sui piedini direttamente. E a proposito di tunica? Questa è davvero angelica... ho cambiato la versione tubolare per metterne una più celestiale ^_^ Vi piace?
Una foto della manina...
e quella delle ali... questa volta non bidimensionali con qualche rilievo ma in 3D con le piumette modellate ed applicate una ad una...
un lavoro lungo ma con un effetto finale molto bello e realistico.
Virgil è in pasta di mais, misura 11 cm, la sua tunica è in pasta frumina.


domenica 24 novembre 2013

Geoffrey



 Chissà se vi ricordate di lui...  
Se vi dicessi solo il suo nome, come mi è capitato di fare con alcuni amici, mentre questa scultura era in "work in progress", magari non lo ricordereste... ma se vi citassi il nome di alcuni film in cui è stato protagonista come "Shine" e "La migliore offerta" oppure "Hector Barbossa" nella saga dei "Pirati dei Caraibi" sono sicura lo riconoscereste in questa mia scultura... o almeno spero! ^_^
Si tratta di Geoffrey Rush.

 Beh, molti mi hanno chiesto il perchè di questa scelta da parte della committente tra l'altro giovanissima.... Certo come mi è stato detto da una mia  amica, il soggetto non è un Adone, però spero vi piaccia come modellato in sè...
 Devo dire che ha richiesto parecchio tempo, perchè per rendere realistico il suo corpo ho dovuto procedere alla maniera che si usa per le ooak con il prosculpt.
 E non solo... la tunica è stata la parte più complessa perchè è l'elemento di sostegno e di equilibrio, dato che Geoffrey non ha alcuna base d'appoggio.
Ma vi racconto un pò il perchè di questa creazione, da quale esigenza è nata...

Perchè effiggiare un attore, neanche tanto bello e giovane? L'attore e produttore cinematografico Geoffrey Rush  rammentava a questa sensibile ragazza una persona a lei molto cara, deceduta da qualche anno. Non possedendo altro che ricordi destinati a svanire col tempo, ha desiderato affidarmi il compito di realizzarle una scultura che lo rappresentasse.

(Dalla mail ricevuta della giovane committente)

"Questa creatura, è scaturita da un sogno di pace, d'amore. Quante volte, indipendentemente dal contesto in cui ci troviamo, avvertiamo un brivido di solitudine, un brivido di eternità. E capita di proiettarci nel tempo, immaginarci soli, senza nessun altra compagnia se non quella della propria ombra. Da questo bisbiglio e da una predisposizione per le discipline artistiche è nato il desiderio di questa creazione.
Io lo vedevo essenziale, avvolto da nubi....
 Eppure, malgrado l'intensità amorosa di questa visione, non riuscivo a scorgere nient'altro che un lampo bianco, come il baluginare latteo di un gabbiano in volo. E il profumo, caldo e vetusto, di gelsomino. Concita, con la metodica pazienza di un giardiniere rinascimentale, hai estratto la mia idea di Geoffrey dalla tenebra confusa che mi ottenebrava. "Guarda" sembrava dirmi" è questo quello che vuoi! Non una figura idealizzata (come credevo all'inizio), ma QUESTO!"

Vi sarete chiesti, ma perchè ha una tunica?
"La tunica non è solo un elemento di sostegno o un indumento atto a coprire le sue nudità, la tunica oltre a far acquistare importanza ed eleganza alla sua figura, è una sua seconda pelle dove tra le pieghe nasconde ricordi, frammenti della propria vita. Con il suo andamento sinuoso avvolge quel suo corpo che con un gesto... la sua mano protesa mi invita a diventare parte di se poichè è stata creata per appartenermi. Quella tunica è poesia, quella che io tanto amo..." 

Beh... non potevo mai immaginare che attraverso una scultura potessi dare tanto ed io ringrazio sempre tantissimo chi me l'ha commissionata, non solo per la sfida che ha rappresentato, per le cose imparate mentre la modellavo, ma anche perchè mi ha donato una piccola parte di se volendomi fare partecipe dei suoi desideri e ricordi.

Geoffrey è in pasta di mais, alto 20 cm con armatura in fil di ferro all'interno. La sua tunica invece è in pasta frumina, ecco perchè è così candida :)

Spero vi piaccia :)
vi abbraccio augurandovi una buona domenica <3


domenica 17 novembre 2013

Firmino

Chi mai sarà?
Beh, il titolo del post dice tutto se conoscete il suo nome, se avete letto il libro...
Adesso è più chiaro ed anche se non avete letto il libro, potete riconoscere da questa immagine che Firmino è un topo... diverso, non comune.
Lui è nato per il desiderio di una ragazza molto speciale.
Inizialmente mi ha solo fornito una serie di descrizioni, ve ne cito solo alcune...
E' lungo circa 14 cm, occhi un pò sporgenti, muso appuntito, corpo magro e testa grande, protuberanza in mezzo alla fronte come una noce, altre più piccole alla nuca e alle tempie, pelo marrone scuro ma bianco sulla pancia...
Un pò strano, vero? Secondo la descrizione non sembra un'immagine molto bella e accattivante, però senza badare alla copertina del libro che forse molti di voi conoscerete così...
... mi sono fatta guidare dalla descrizione e dall'amore che Ely ha per questo personaggio espresso in queste righe che vi prego di leggere ^_^


(Dalla mail di Ely)
Firmino per me è un simbolo. E' il simbolo di coloro che sono emarginati, inascoltati eppure sempre pervasi dalla speranza. Tutti, a mio parere, ci siamo sentiti almeno una volta incompresi. Firmino è un uomo nascosto nel corpo di un ratto. Ha sentimenti, pensieri, ambizioni, perfino desideri sessuali prettamente "umani". Ha una grande capacità immaginativa, compie immensi capolavori letterari, sogna Ginger Rogers e Fred Astaire, trasmigra, con la forza invincibile dei sogni, da un romanzo all'altro. Tuttavia, questa potenza inespressa è racchiusa in un corpicino magro, un pò sparuto, sovrastato da un capo molto grande. Cosa suscita nell'immaginario collettivo un ratto? Disgusto, paura, timore delle malattie ecc...il ratto è un animale che vive ai margini del nostro vivere, il suo quotidiano si fonda sui nostri scarti, la sua presenza è relegata nell'ombra delle fogne e mal tollerata. L'animo sensibile, riflessivo e dedito ai sogni che esulano dall'ultimo modello di I-pod, in una società che si alimenta voracemente dei suoi stessi idoli innalzati e distrutti in pochi giorni, è vissuto con lo stesso riguardo di un ratto.....sappiamo che ci sono queste persone, le sopportiamo a fatica, ma se diventano troppo numerose vanno uccise. Assassinate, alimentandone la solitudine, le ingiustizie.
Firmino è tenero e malinconico, è la bandiera della fragilità commovente e tenace dell'amore e dell'ingenuità. Rischia di morire avvelenato perchè si considera "prole indifesa" del proprietario della libreria ove è nato e cresciuto.
Ho pianto davanti ai suoi tentativi di comunicare con gli uomini, il suo disperante bisogno di dar voce alla Bellezza insita nel suo spirito è stata la mia necessità. Lui, con il suo aspetto così poco convenzionale, con le sue paure e la sua malinconia, è stato ed è il mio amico....amico, sempre. In qualunque momento, soprattutto la sera dove il ruolo sociale viene dismesso e ci sono solo io, con la mia tuta, nessuna cultura, nessuna maschera. Ecco perchè ho desiderato averlo con me, tu mi hai accontentata. Mi hai donato Firmino con tutta la purezza della sua figura, senza limitazioni o aggiunte. E sarà sempre lui a ritrovare i miei pezzi al mattino.


Conoscendo alcune di voi che leggono il mio blog, mi lasciano i commenti o mi scrivono mail... vi immagino colpite, commosse... un pò come è successo a me e questo topino che secondo la prima descrizione era così estraneo al modello standard di un ratto normale, difficile da accettare è diventanto pian pianino così familiare e vicino anche senza aver mai letto il libro.
Liberandomi da quell'immagine di Firmino già illustrata, ho immaginato e modellato secondo pensieri e sentimenti di Ely che a lavoro finito lo ha riconosciuto, il Firmino che aveva sempre sognato...
Ely è una ragazza sensibile, quando mi scrive sembra lo faccia per versi, ha un'anima poetica, la poesia è il suo rifugio.
Leggete qui di seguito quanto è in grado di esprimere attraverso questa... sono sicura che non può lasciarvi indifferenti... una poesia scritta mentre io lo modellavo.


Per Firmino

Anni e giorni sono trascorsi
da quando
ti chiamai, "compagno", nelle orecchie
salutando.
In tutto questo tempo
io ho soltanto
attraversato il mio Paese,
mutato studi,
amato,
visto meraviglie
e disperazione.
Tu adesso,
mio compagno e nemesi,
stai aprendo gli occhi
dalla quieta porta di due mani amorevoli
e sei cresciuto
e mi stupisci
e mi comprendi senza muovere un passo.

Mio caro Firmino,
ogni conquista ottenuta con la ragione
e nulla al paragone
del pensiero splendente di te
che cresci ogni giorno.

Bellissima vero?
Spero questo post e Firmino stesso vi siano piaciuti e vi abbiano lasciato qualcosa al di là della creazione in se stessa che è in pasta di mais, ad esclusione della coda realizzata in tessuto e dei baffi in nylon.
Un abbraccio grande a tutte voi <3

mercoledì 6 novembre 2013

Mammina...


Eh si, lo sapete già... amo il mondo delle fiabe, dei sogni, quel mondo puro e ingenuo dei bambini... ed anche se la maggior parte degli ultimi lavori sono stati ritratti e cake topper, non potevo fare a meno di creare qualcosa dando un pò di spazio al mio cuore, alla mia fantasia, ai miei sentimenti.
Questa volta non ho voluto dare nessun nome a queste creaturine, ho solo pensato a quello che la piccola fiorfatina  ad occhi chiusi, in un caldo abbraccio sospira con amore...
 Questo è stato il mio pensiero per la dolce Samanta e la sua piccola Ginevra.
 Si, si proprio Samanta che tutti conoscete come folletto Sem :)
Lei è tanto cara, emotiva come me e volevo da tempo farle avere un mio pensiero, un gesto affettuoso, per condividere, adesso che posso, il nostro essere amorevolmente mamme.
Nell'espressione della fiorfatina mamma, ho voluto imprimere il pensiero di chi ama, ha cura e protegge...
 E' qualcosa che posso sperimentare, qualcosa di grande che auguro a tutte le donne, a tutte coloro che desiderano un figlio.
 L'amore di una mamma è così forte e così difficile da capire, ama quando ancora non conosce il  volto del suo piccolo, quando lo sente muovere in grembo... ama dopo e lo ama sempre, anche se sa che un giorno il proprio bimbo, la propria bimba crescerà e come un piccolo bocciolo nascosto tra i petali sboccerà... e anche se si discosterà fisicamente, nel suo cuore rimarrà sempre.
 Questo è quello che provo e che sento anche in Samanta...

E come non potrei mettere adesso una dolce immagine della mia piccola fatina?
Un abbraccio tenero e soffice a tutte voi ^_^